Turismo. Il sindaco di Igea Marina, Filippo Giorgetti: “Potenziare la blue economy con investimenti, infrastrutture e destagionalizzazione”.
Nonostante la stagione invernale ancora nel suo pieno, è già tempo di programmare la prossima estate per chi, come Filippo Giorgetti, amministra una città la cui economia è indissolubilmente legata al mare, come Igea Marina. La cittadina romagnola, infatti, è una delle mete più ambite dell’estate italiana, amata dai nostri connazionali ma anche dagli stranieri, con Tedeschi e Francesi in testa: perciò, è evidente come l’economia locale poggi sulla Blue Economy, un settore ben più ampio del turismo balneare, che pur rappresenta una porzione determinante del Pil locale. Noi di BEI, quindi, abbiamo dialogato con il sindaco Filippo Giorgetti per discutere dei mesi futuri e della pianificazione necessaria per rilanciare l’economia blu e, in generale, l’intero comparto turistico.
Sindaco, com’è andata la stagione balneare 2024?
Dal punto di vista dei numeri, si è chiusa in linea con la stagione precedente; purtroppo il nostro settore sta vivendo un periodo di instabilità, dovuta a due anni di Covid, al caro bollette, alle materie prime fuori controllo a causa della guerra, all’alluvione del 2023 e alle mucillagini dell’estate scorsa. Dico questo perché il turismo avrebbe un grande bisogno di stabilità per fare programmazione e promozione: in particolare, visto che parlo del mondo balneare, aggiungo il grande tema delle incertezze delle concessioni balneari. Un motivo che ci spinge a lavorare tanto anche sulla destagionalizzazione, sul turismo accessorio, quello sportivo, quello congressuale e fieristico: nonostante tutto, però, siamo in sofferenza, tanto che nel mese di settembre abbiamo registrato il segno meno.
Ci diceva delle concessioni balneari. Qual è la situazione?
Stiamo sperimentando, con un lavoro di concertazione, di confronto e di buona collaborazione con la categoria dei balneari. Stiamo affrontando un progetto finanziario, un partenariato pubblico e privato sulle spiagge, un lavoro enorme, che ci vede spalla a spalla in un confronto con i proponenti per arrivare in anticipo rispetto alla scadenza prorogata nel 2027 delle concessioni. La strada avviata prevede anche in questo caso un’evidenza pubblica, ma che mantenga almeno il diritto di prelazione e un dialogo a favore di opere pubbliche del territorio che ci vede insieme ad affrontare questo tema.
Allargando la forbice all’economia del turismo?
La nostra promozione si concentra molto su Germania, Francia, Svizzera, in particolare con le nuove rotte dall’aeroporto di Rimini con partenza da Basilea in Svizzera per allargarci all’Alsazia, nel Nord della Svizzera e Sud-Ovest della Germania, su cui stiamo spingendo molto la nostra comunicazione, ma vanno incrementati i rapporti perché nuovi voli settimanali con EasyJet su queste rotte possono essere uno strumento per rialzare ancor di più le presenze europee e straniere sul nostro territorio, potenziando ulteriormente la nostra offerta turistica. Inoltre, un’altra linea strategica importante dal punto di vista del turismo è quella dei grandi eventi sportivi che muovono importanti flussi di persone e di economia: così, stiamo programmando una rigenerazione degli impianti e un calendario di tornei beach volley e calcio.
Quali sono, invece, le criticità su cui sta lavorando o comunque da affrontare?
I punti critici sono la qualificazione dell’offerta ricettiva, legata a grandi investimenti privati, su cui il Comune interviene relativamente poco. In questo senso, ciò che possiamo e dobbiamo fare come amministrazione comunale è riqualificare i nostri centri commerciali naturali: siamo quindi intervenuti su Via Elio, Via del Corso, l’isola dei Platani, il lungomare di Igea Marina, per migliorare spazi e luoghi pubblici in funzione dell’attrattività per il turista, ma anche in funzione della trasformazione che il luogo pubblico può indurre sull’iniziativa privata. Se io rigenero uno spazio pubblico di qualità e con una funzione diversa, quella della passeggiata, del benessere, della corsetta, per il privato che si affaccia su quelle zone è una motivazione in forma indiretta a riqualificare l’esistente. Direi quindi che una delle prime criticità è proprio questa. Altra criticità importante su cui lavorare è quella della mobilità: sono decisive le infrastrutture, non solo comunali, su cui dobbiamo investire molto come territorio Romagna. Penso, da un lato, agli aeroporti con le nuove rotte, ma anche ai collegamenti autostradali: è fondamentale che le persone possano raggiungerci con grande facilità.
L’economia del mare riguarda molti settori, non solo il turismo balneare: quali sono gli interventi più importanti della sua amministrazione?
Siamo intervenuti sul Porto Canale con la messa in sicurezza per favorire la nostra marineria di marinai con circa 40 barche, in particolare legate ai mitili, cozze e vongole, ed in parte alla pesca, attività per noi importanti. Ovviamente sul demanio mare impattiamo poco, ma possiamo agire sulla sicurezza delle imbarcazioni per sostenere il settore e allo stesso tempo la nautica da diporto, in cui siamo una realtà media, non abbiamo una nostra darsena, ma con un intervento da 3 milioni di euro per la messa in sicurezza sul Porto Canale e la riqualificazione abbiamo voluto dare un messaggio importante.