Il turismo sostenibile sta acquisendo un ruolo sempre più centrale, soprattutto in un’epoca in cui i viaggiatori sono alla ricerca di esperienze autentiche e a basso impatto ambientale. In questo scenario, la Blue Economy — che promuove l’uso consapevole e sostenibile delle risorse marittime e costiere — rappresenta una strategia vincente per quei territori con una forte identità marina, come il Lazio. Ricca di cammini storici, borghi marinari e itinerari culturali, la regione offre un’opportunità unica per coniugare sviluppo turistico, economia locale e rispetto per l’ambiente.
Per approfondire queste tematiche, abbiamo intervistato Alberto Renzi, esperto di turismo sostenibile e marketing territoriale, che ci ha raccontato il valore dei cammini e il potenziale della Blue Economy per lo sviluppo costiero.
Lei si occupa di turismo sostenibile. In cosa consiste esattamente il suo lavoro?
Collaboro con enti pubblici, operatori turistici e associazioni del terzo settore per promuovere un turismo lento, responsabile e integrato con le specificità del territorio. Il mio ruolo è facilitare la creazione di sinergie tra pubblico e privato, strutturando un’offerta turistica efficace e sostenibile. Un aspetto chiave della mia attività è lo sviluppo e la valorizzazione dei cammini e degli itinerari culturali: veri e propri strumenti di connessione tra territori, capaci di generare valore culturale, economico e ambientale.
Qual è il suo ruolo all’interno del progetto Blue Route e dei borghi marinari del Lazio?
Sono il progettista del percorso Blue Route. Mi sono occupato della verifica di fattibilità dell’itinerario, analizzando ogni tratto per garantirne l’accessibilità e individuare eventuali criticità. Ho curato la georeferenziazione del tracciato, la definizione delle tappe e l’ottimizzazione dell’esperienza per i viaggiatori. Blue Route è un itinerario pilota che valorizza la fascia costiera laziale e può essere replicato in altri territori, in Italia e all’estero. Uno degli obiettivi principali è la destagionalizzazione: rendere la costa attrattiva tutto l’anno, non solo durante la stagione estiva.
Come si integrano i cammini e il turismo sostenibile con i principi della Blue Economy?
I cammini e gli itinerari culturali sono prodotti turistici complessi, capaci di coinvolgere più comuni e una varietà di attori economici. Mettono in rete strutture ricettive, ristorazione, guide turistiche e beni culturali, valorizzando anche le risorse naturali come le aree protette. Nel caso della Blue Route, abbiamo individuato dei Blue Point, ovvero punti di interesse culturale e ambientale lungo il tracciato. Il turismo sostenibile favorisce inoltre le filiere locali, in particolare quelle legate alla pesca e alla cucina tradizionale, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico costiero.
Cosa spinge sempre più persone a scegliere questo tipo di turismo?
C’è un crescente desiderio di autenticità e di contatto diretto con il territorio. I turisti di oggi cercano esperienze significative, che permettano di scoprire luoghi meno battuti, lontani dal turismo di massa. L’interesse si sposta verso mete che uniscono natura, cultura e benessere, senza necessariamente richiedere lunghi spostamenti. Il Lazio, ad esempio, è noto per Roma, ma offre anche lungo la costa una straordinaria ricchezza storica, culturale e paesaggistica. Inoltre, la presenza di una rete ferroviaria capillare favorisce la mobilità sostenibile, integrando cammini e trasporto pubblico e riducendo la dipendenza dall’auto privata.
Quali prospettive vede per il futuro del turismo sostenibile e della Blue Economy?
Credo che il turismo sostenibile sia destinato a crescere, diventando sempre più una scelta consapevole da parte dei viaggiatori. L’integrazione con la Blue Economy rappresenta una chiave strategica per lo sviluppo dei territori costieri, perché consente di generare valore economico duraturo, senza compromettere l’ambiente. Modelli come la Blue Route possono essere adattati e replicati in altri contesti, contribuendo alla diffusione di un turismo più equilibrato, accessibile e distribuito lungo tutto l’arco dell’anno.